05/04/2024
C’è una frase, nel prologo, che chiarisce tutto. Il salto, e il senso della vita, in tre consonanti e due vocali. Ed è bene partire da qui, volendo ragionare su una pubblicazione che ha nella riconoscibilità il pregio essenziale, grande merito di uno tra i professionisti più rigorosi, per molteplicità d’impegni e qualità realizzative, di una Rai immersa nei difficili passaggi tra un secolo e l’altro. Dinanzi ad un gigante dello sport un rischio incombeva: cedere al registro celebrativo. Ricostruendo cronache appassite, testimonianze dirette, blindando certezze, lasciando intatti sentimenti ed emozioni…