Cari colleghi intervengo con l’impeto di chi si è rotto le scatole ascoltando quanto si sta proponendo circa i nuovi giochi della gioventù.
Mi dite come si fa a sostenere la realizzazione di una efficace attività motoria e sportiva scolastica operando in misere palestrine scarsamente attrezzate o in cortili per due, max 4, ore mattutine a settimana? Non sarebbe più logico affidare tal compito in toto alle ASD seguendo una programmazione ben pianificata coerente con i metodi della iniziale attività di base (5/8 – 9/10) seguita da multidisciplinarietà (11/13 – 14/15) fatta nelle ore pomeridiane, ovviamente impiegando gli stessi docenti di Ed. Fisica affiancati da tecnici aventi titoli riconosciuti e preparati nei compiti specifici?
Alternativa sarebbe unicamente quella di rendere la scuola a tempo pieno per gli alunni in età appena indicata, fruendo anche delle medesime strutture sportive nelle quali operano le ASD.
Il motivo lo conosciamo, lo ripetiamo da cinquantanni (“per rendere un’attività motoria realmente efficace necessita intervenire modificando l’omeostasi, quindi operando sui meccanismi super-compensativi, cosa che comparta sottoporre l’organismo a stimoli aventi la giusta intensità e durata” ).
E’ quello che abbiamo fatto noi ottantenni in gioventù, giocando su spazi aperti, nuotando in mare o al fiume, saltando fossi, arrampicandosi sui muri o sugli alberi, per interi pomeriggi dalle 14,00 alle 18,00 per 7 giorni a settimana (old school - good school, dice Verkhoshansky riferendosi alle attività motorie e sportive giovanili che noi, oggi ottantenni, praticavamo ).
Quindi tempo pieno, facendo motoria e sport per tre pomeriggi per la durata complessiva di almeno 9 ore. Il resto è fuffa.
Non ci sono i soldi per farlo?
Stupidaggini! Sport e Salute non sa come spenderli. Poi le mense scolastiche potrebbero essere pagate soltanto da chi è abbiente.
Facile sarebbe per tecnici preparati e che hanno una lunga storia motoria e sportiva da raccontare, non contaminati da “Falsi Profeti” (da Enti di Promozione sportiva o da Federazioni che pretendono spazio senza rispettare una precisa programmazione delle attività), stilare un programma didattico-motorio-sportivo per le fasce d’età indicate.
Gli alunni/e dell’ultimo anno della materna dovrebbero svolgere attività ludico-motoria approcciando anche ai primi semplici esercizi di ginnastica ( ponte, flessibilità, estensibilità, capriole, ecc.).
Gli alunni dei primi tre anni delle elementari le attività ludiche dovranno comportare un impegno fisico più significativo, che stimola lo sviluppo di destrezza (fune, campana, cavallina, nascondino, giochi di rapidità come ruba bandiera, ecc. ecc.) dando però priorità alla pratica della Ginnastica (pre-acrobatica soprattutto) capace di far acquisire ai giovani in età evolutiva la quasi totalità delle capacità fisiche e motorie, e il nuoto.
A partire dalla quarta e quinta elementare si inseriscono anche approcci ai giochi di squadra ( pallavolo, basket, pallamano, calcio, rugby ) ed anche discipline individuali (arrampicata, gimcane con bici, canottaggio, tiro con l’arco, sci, ecc.), al fine di ampliare il bagaglio motorio dei giovani.
Stessa cosa ma in maniera più compiuta, dovrà farsi per le scuole medie inserendo anche attività che comportano il correre, il saltare e il lanciare, sport di combattimento, sci, tennis, orientering, ecc. . Il tutto, come detto, deve sempre e comunque comportare, in progress, un significativo impegno fisico.
Tutto deve cambiare invece per i primi due anni delle scuole superiori, dove i giovani scelgono definitivamente (o quasi), e liberamente, la disciplina sportiva da praticare e si possono coinvolgere in “campionati “ tra scuole, provinciali, regionali e nazionali (i Giochi della Gioventù appunto, ai quali pertanto partecipano soltanto ragazzi e ragazze di 14 e 15 anni).
Nel 3°, 4° e 5° superiore non si deve più fare sport a scuola. Non si deve più fare educazione fisica e non necessario è il tempo pieno. I soldi che così si risparmiano posso servire per la tutela giuridica degli insegnanti di ed. Fisica ( se un ragazzo/a si fa male durante le lezioni sono fregati ). Tali alunni/e potranno fare sport soltanto iscrivendosi a Società Sportive (come si fa in Francia da diversi anni).
Il tutto Semplice, Chiaro ed Efficace. Ok?
Armando De Vincentis